Informatizzazione della pubblica amministrazione: posta elettronica certificata per trasmettere gli atti tra i Comuni

Redazione 01/06/11
Scarica PDF Stampa

Con circolare del 18 maggio 2011, n. 7332, il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno ha disposto che l’ufficiale di stato civile potrà utilizzare la copia per immagine su supporto informatico dell’atto cartaceo originale già prodotto e firmato dalle parti.

Ogni documento informatico così formato dovrà essere sottoscritto, con firma digitale, da parte del funzionario responsabile per attestare la conformità all’atto cartaceo originale e inviato tramite PEC.

In particolare, la trasmissione degli atti da trascrivere tra i Comuni, che posseggano di adeguati sistemi informatici per l’invio, deve avvenire non più tramite posta elettronica ordinaria, bensì tramite posta elettronica certificata (PEC), e, soprattutto, con firma digitale.

La PEC, infatti, è il mezzo con il quale si consente di identificare con certezza sia la provenienza della trasmissione sia l’effettiva ricezione da parte del corretto destinatario. Al fine di migliorare tale strumento di interscambio, i Comuni dovranno dotarsi di almeno un indirizzo PEC, di renderlo noto attraverso apposita sezione nel proprio sito istituzionale e registrarlo nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), registro, questo, nel quale sono indicati tutti gli indirizzi di posta elettronica da utilizzare per lo scambio di informazioni e per l’invio di documenti validi a tutti gli effetti di legge tra le stesse amministrazioni e i cittadini. (Biancamaria Consales)

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento