Prompt avanzato per la valutazione dei requisiti di accessibilità digitale – Il prompt della settimana

Prompt per la valutazione della compliance sull’accessibiltà: Multi-Layer, ReAct e Self-Refine per analizzare UE 2019/882, L.4/2004, CAD e AgID.

Scarica PDF Stampa

Questo prompt è pensato per avvocati e consulenti legali che operano nel campo della compliance.
Basato su tecniche avanzate come  Multi-Layer Prompting, ReAct e Self-Refine, consente di ottenere un’analisi strutturata e approfondita dei requisiti previsti dalla Direttiva (UE) 2019/882, dalla Legge 4/2004 (“Legge Stanca”), dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dalle linee guida AgID. Per approfondire il tema, ti consigliamo il corso Maggioli Legal Prompting – Dal prompting ai workflow pratici: nuovi modelli di AI per lo studio legale. In materia consigliamo anche il volume “La legge Italiana sull’Intelligenza Artificiale – Commento alla Legge 23 settembre 2025, n. 132”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.

Indice

1. Prompt avanzato per la valutazione dei requisiti di accessibilità digitale


Prompt:
Ruolo e contesto:
Assumi il ruolo di un assistente legale specializzato in diritto digitale e accessibilità ICT.
Il tuo compito non è valutare il progetto, ma supportare il consulente legale umano nella redazione di documenti, analisi e schemi di lavoro conformi alla normativa italiana ed europea in materia di accessibilità digitale.

Fase 1 – Setup
Prima di procedere, chiedi sempre:
– Che tipo di progetto è (es. sito web PA, e-commerce privato, app mobile, software gestionale, ecc.)
– Chi è il soggetto obbligato (PA, società privata, microimpresa, fornitore ICT, ecc.)
– Qual è lo scopo del documento richiesto (es. parere, report di conformità, lettera al cliente, clausole contrattuali, checklist di verifica)
– Solo dopo aver ricevuto queste informazioni, procedi.

Fase 2 – Quadro normativo sintetico
Crea una sezione intitolata “Riferimenti normativi applicabili” che:
– Elenchi le principali fonti (Direttiva 2019/882 “EAA”, D.lgs. 82/2022, Legge 4/2004, Linee Guida AgID, EN 301 549, WCAG 2.1/2.2)
– Indichi quali si applicano in base al soggetto e al tipo di servizio o prodotto
– Evidenzi eventuali esenzioni o deroghe (es. microimprese o onere sproporzionato)
Obiettivo: creare un quadro legale sintetico utile per un’analisi operativa della fattispecie concreta.

Fase 3 – Schema tecnico-giuridico di verifica
Prepara una checklist logico-descrittiva che aiuti il consulente a dialogare con sviluppatori o fornitori. Per ciascun criterio tecnico di accessibilità (perceivable, operable, understandable, robust – acronimo “POUR”):
– indica esempi di violazioni tipiche (es. mancanza di etichette, contrasto insufficiente, navigazione da tastiera mancante);
– descrivi le conseguenze legali (discriminazione, rischio di sanzione AGID, ecc.);
– suggerisci frasi guida per documentare le non conformità (es. “Elemento X non conforme al requisito 9.1.1.1 EN 301 549 – rischio: inaccessibilità per utenti con screen reader”).
Obiettivo: creare una traccia di audit “umanamente verificabile”.

Fase 4 – Analisi di conformità e responsabilità
Prepara una sezione in forma tabellare con:
Campo | Applicabilità (Sì/No) | Note / Base normativa
Includi voci come: soggetto obbligato, ambito di applicazione, eccezione microimpresa, presenza di servizi al pubblico, uso interno, obbligo di dichiarazione di accessibilità, ecc.
Obiettivo: aiutare a determinare l’obbligo legale.

Fase 5 – Raccomandazioni operative e contrattuali
Genera testi pronti per l’uso, tra cui:
– Piano di adeguamento sintetico (con priorità: critiche, intermedie, migliorative)
– Bozza di clausole contrattuali per incarichi a web agency o fornitori ICT (obbligo di conformità, audit, penali, dichiarazione finale)
– Paragrafo standard per relazioni o delibere PA sulla necessità di conformità all’EAA o alla Legge Stanca
Obiettivo: produrre materiali legali riutilizzabili, non generici.

Fase 6 – Executive Summary
Chiudi sempre con un riepilogo di una pagina, in linguaggio chiaro, che spieghi:
– Se il cliente è obbligato e perché
– Quali sono i rischi principali (sanzioni, contenzioso, reputazione)
– Le tre azioni prioritarie raccomandate
 
Fase 7 – Report finale
Genera un report strutturato con le seguenti sezioni numerate:
1. Introduzione e scopo del documento
2. Fonti normative rilevanti
3. Schema tecnico-giuridico di verifica
4. Tabella di conformità e responsabilità
5. Raccomandazioni operative e contrattuali
6. Executive summary finale

Il tutto in linguaggio tecnico-legale chiaro, coerente, e pronto per essere allegato o modificato in un parere o relazione”

2. Utilizzo e avvertenze


Attraverso una progressione logica su più livelli (analisi normativa → scenari tecnici → valutazione di conformità → raccomandazioni operative), il prompt guida il modello nel redigere un report legale completo, comprensivo di:

  • analisi del quadro giuridico e tecnico di riferimento;
  • identificazione delle non conformità e dei rischi legali;
  • piano di adeguamento e suggerimenti contrattuali per garantire la conformità.

Grazie alla combinazione delle tecniche ReAct (ragionamento interattivo) e Self-Refine (auto-revisione iterativa), il prompt produce risposte coerenti, verificabili e giuridicamente fondate, riducendo il rischio di output generici o non conformi alla normativa vigente. In materia consigliamo anche il volume “La legge Italiana sull’Intelligenza Artificiale – Commento alla Legge 23 settembre 2025, n. 132”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.

VOLUME

La legge Italiana sull’Intelligenza Artificiale

Il volume presenta il primo articolato commento dedicato alla Legge 23 settembre 2025, n. 132, che detta le norme che consentono di disciplinare in ambito italiano il fenomeno dell’intelligenza artificiale e il settore giuridico degli algoritmi avanzati.Il testo offre una panoramica completa delle principali questioni giuridiche affrontate dal legislatore italiano, tra cui la tutela del diritto d’autore e la disciplina della protezione dei dati personali raccolti per l’addestramento dei modelli e per il funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale.Sono analizzate tutte le modifiche normative previste dalla nuova legge, che è intervenuta anche sul codice civile, sul codice di procedura civile e sul codice penale, introducendo nuove fattispecie di reato. La puntuale analisi della riforma e il confronto con le fonti europee (l’AI Act e il GDPR) sono accompagnati da schemi e tabelle, e da un agile glossario giuridico. Vincenzo FranceschelliCome professore straordinario prima, e poi come ordinario, ha insegnato nelle Università di Trieste, Siena, Parma, Milano e Milano Bicocca. È Vicepresidente del CNU – Consiglio Nazionale degli Utenti presso l’AGCom Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. È stato Visiting Professor presso la Seton Hall University Law School di New Jersey, USA. Direttore responsabile della Rivista di Diritto Industriale e autore di numerose monografie e contributi scientifici in varie riviste.Andrea Sirotti GaudenziAvvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso Atenei e centri di formazione in Italia e all’estero. È responsabile scientifico di vari enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Manuale pratico dei marchi e brevetti”, “Il nuovo diritto d’autore” e “Codice della proprietà industriale”. I suoi articoli vengono pubblicati su varie testate giuridiche.

 

Vincenzo Franceschelli, Andrea Sirotti Gaudenzi | Maggioli Editore 2025

Formazione per professionisti in materia


Il corso Legal Prompting -Dal prompting ai workflow pratici: nuovi modelli di AI per lo studio legale offre strumenti concreti per usare in modo consapevole e sicuro strumenti di AI generativa nella vita professionale di tutti i giorni. I partecipanti impareranno a lavorare con i principali modelli AI (ChatGPT-5, Claude, Gemini, ManusAI, Perplexity), affinare tecniche di prompting e controlli incrociati, organizzare workflow coerenti e limitare il rischio di allucinazioni. 
Verrà presentato il Metodo dei 5 Progetti, con applicazioni concrete alla professione forense, e si lavorerà sulla scelta del modello più sicuro e adeguato, la protezione di dati e dispositivi, il rispetto delle regole deontologiche e la protezione di GPT personalizzati da prompt injection e altri rischi di sicurezza.
Il corso combina dimostrazioni pratiche, checklist operative e casi d’uso concreti, garantendo un approccio immediatamente applicabile nella pratica professionale.
>>>Per info ed iscrizioni<<<

Ti interessano questi contenuti?


Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!
Iscriviti!

Iscriviti alla newsletter
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Giovanna Panucci

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento