inserito in Diritto&Diritti nel settembre 2001

LA DEVIANZA MINORILE TRA DEFINIZIONE, PRIORITA’ E PROSPETTIVE

di Francesco Giacca

 

Il dibattito attuale sulla devianza minorile non può essere distaccato dalla lunga tradizione di studi che, negli anni, hanno fornito un importante contributo alla definizione di questo settore.

In effetti, se osserviamo retrospettivamente tali studi, siamo in grado di operare una riflessione critica che, nonostante evidenti diversità di metodologia e di disciplina, conduce all’individuazione delle cause del comportamento deviante negli adolescenti.

Molti autori, oggi, sono infatti d’accordo nel riconoscere una base positivistica che accomunerebbe tutti gli studi sulla genesi della devianza minorile ( De Leo, 1994 ; La Greca, 1982 ).

Tuttavia, i cambiamenti che caratterizzano questo settore appaiono, soprattutto in questi ultimi anni più rapidi e complessi dei contributi scientifici elaborati dagli studiosi rispetto alla prevenzione del disagio e alle politiche sociali in grado di contrastare questo fenomeno.

In tal senso, De Leo (1994) c’introduce alla strutturazione delle priorità che devono far riflettere con attenzione a partire dagli anni novanta in poi: un aumento dei rischi d’attrazione fra minori, giovani e criminalità organizzata, un forte aumento di denunce nei confronti dei minori non imputabili, il complesso rapporto tra droga e criminalità giovanile, il nodo problematico dell’immigrazione extracomunitaria e le difficoltà di intervento sui fenomeni di microcriminalità dei minori nomadi, l’emergere di nuove forme di violenza nell’area giovanile, socialmente connotate in termini di razzismo, violenza negli stadi, all’interno della famiglia e della scuola ed infine un forte aumento quantitativo delle denunce penali nei confronti di minori dopo decenni di stabilità.

Ovviamente, parallelamente a tale riflessione, si ritiene opportuno approfondire lo studio e la ricerca di adeguati strumenti conoscitivi ed operativi di prevenzione ( Brex, Fiorentino Busnelli, 1994 ; Demetrio, 1995 ).

Altra considerazione va fatta nella direzione delle discipline sociali che dedicano attenzione ai problemi dei giovani e dell’età evolutiva in generale e che riguarda la difficoltà nel modo di associare il concetto di prevenzione al disagio, alla devianza e alla marginalità.

Qui, De Leo (1994) distingue due ordini di fattori che ne chiariscono il concetto: il primo riguarda il pensiero di molti studiosi, i quali ritengono esatta una lineare continuità tra disagio, marginalità e devianza, non preoccupandosi per nulla delle nuove proposte interpretative che hanno modificato il modo di concepire tali processi.

In secondo luogo, la modalità di utilizzo del termine "rischio" nell’ottica preventiva, troppo spesso associato al modello medico, caratterizzato da termini come esposizione, contagio e infezione.

Queste considerazioni, fanno presupporre che la politica di prevenzione della devianza minorile sia spesso fuori misura rispetto ai problemi e agli obiettivi programmati.

In altri termini, "esiste oggi una minor fiducia sulla possibilità di spiegare, in modo completo e rigoroso, ciò che chiamiamo delinquenza minorile" ( De Leo, 1990).

Concludendo, si può affermare che: 1. La devianza minorile è un fenomeno che va considerato sia globalmente, sia nelle sue differenziazioni specifiche; 2. La devianza minorile, in quanto fenomeno unitario, va vista come un processo sociale, ma anche come una realtà a molte dimensioni e mutevole; 3. I processi che rendono unitario il problema della devianza e della delinquenza minorile e che aiutano a spiegarlo, non possono mai esaurirne la spiegazione e la conoscenza ( De Leo, 1990).

 

Francesco Giacca.

 

Riferimenti Bibliografici

BREX, G., FIORENTINO BUSNELLI, E. ( 1994 ) ( a cura di ): Adolescenti a rischio tra prevenzione e recupero: un impegno per tutti, Franco Angeli, Milano.

DE LEO, G.( 1990 ) : I percorsi della devianza minorile : crescita, violenza e comunicazione, in "Animazione Sociale", n.31-32

DE LEO, G. ( 1994 ) : Nuovi approcci alla prevenzione della criminalità giovanile, in "Animazione Sociale", gennaio, pp.14-23.

DE LEO, G.( 1999 ) : Devianza minorile.Il dibattito teorico, le ricerche, i nuovi modelli di trattamento, Carocci, Roma.

DE LEO, G., PATRIZI, P. ( 1999 ) : Trattare con adolescenti devianti. Progetti e metodi di intervento nella giustizia minorile, Carocci, Roma.

DEMETRIO, D. ( 1995 ): L’educazione nella vita adulta, NIS, Roma.

LA GRECA, G. ( 1982 ): La devianza minorile: evoluzione delle interpretazioni e degli interventi, in Cuomo, La Greca, Viggiani (1982), Giuffrè, Milano.

POLETTI, F. ( 1988 ): Le rappresentazioni sociali della delinquenza giovanile, La Nuova Italia, Firenze.