LE CONSEGUENZE PRATICHE
DELLA DEPUBBLICIZZAZIONE DELLE IPAB
di Danilo Corrà (danilo@unive.it)
Manager del Terzo Settore
Dopo un secolo di regime giuridico
pubblicistico forzato, le IPAB possono oggi accedere alla
depubblicizzazione, se in possesso dei requisiti previsti dal D.P.C.M.
16.2.1990 e delle leggi regionali di recepimento.
Ciò in virtù della sentenza della
Corte costituzionale 7.4.1988, n. 396, che ha sancito la parziale
incostituzionalità dell’art. 1 della legge 17.7.1890, n. 6972 nella
parte in cui non consente la possibilità per le IPAB di svolgere la
propria attività come enti privati.
Anche se la sentenza della Corte
costituzionale risale a tredici anni fa, poche sono le IPAB che hanno sino
ad oggi scelto di ritornare all’originaria disciplina privatistica, pur
se in possesso di tutti i requisiti.
Ciò per diversi motivi: scarsa
conoscenza delle procedure amministrative, timore di perdere non meglio
identificati benefici derivanti dall’appartenenza alla pubblica
amministrazione, horror vacui, ovvero paura di uscire da una
vincolistica ma rassicurante disciplina pubblicistica per entrare in un
universo sconosciuto e come tale incutente timore.
Anche se quanto sin qui osservato può
far sorridere il lettore più smaliziato o il professionista di settore,
non va dimenticato che moltissime IPAB hanno una dimensione contenuta,
spesso parrocchiale, e sono amministrate (e talvolta dirette) da
volontari, che hanno scarsa o nessuna dimestichezza con leggi, sentenze e
circolari.
Chi scrive ha sperimentato nella pratica
quanto ciò sia vero, e spesso si è trovato a rassicurare presidenti ed
amministratori letteralmente sconvolti dal passaggio al regime giuridico
di diritto privato.
La realtà è ovviamente diversa, ed il
passaggio a tale regime comporta sostanzialmente soltanto vantaggi,
assecondando peraltro la vera natura delle IPAB, in massima parte privata.
Lo scopo del presente contributo è
pertanto quello di fornire al lettore un quadro sintetico e semplice delle
principali conseguenze della depubblicizzazione, nella speranza di offrire
un piccolo strumento di orientamento per gli amministratori che
"sentono" che la strada è giusta, ma ancora non si decidono a
fare il salto.
SINTESI DELLA DISCIPLINA DELL’IPAB
DEPUBBLICIZZATA
 | Disciplina legislativa.
Cessa la vigenza della legge n. 6972 del 1890, e si applicano gli artt. 13
e segg. del codice civile
 | Disciplina fiscale. L’IPAB
depubblicizzata è un ente non commerciale, ex d. lgs. n. 460 del
1997. Se l’attività svolta rientra in una delle undici categorie di cui
all’art. 10 del citato provvedimento, può accedere alla disciplina
agevolata delle ONLUS
 | Disciplina contabile.
Permangono solo obblighi di salvaguardia di esigenze di carattere formale
(derivanti, ad es., da specifichi obblighi fiscali, o da necessità
conseguenti ad erogazioni di contributi pubblici), salvo in ogni caso
quanto previsto dallo statuto
 | Controlli. Nessun
rapporto formale intercorre più tra l’ente ed il Co.Re.Co. Permane,
invece, la competenza generale della Regione su modificazioni statutarie
ed istituzionali dell’ente, sull’estinzione, ed il suo potere di
vigilanza ed ispettivo
 | Patrimonio. La gestione
del patrimonio dell’ente è ad ogni effetto di tipo privatistico;
alienazioni o acquisti, così come acquisizioni a titolo di donazione o
eredità sono disciplinati dalle comuni norme civilistiche
 | Contratti. Anche il
regime contrattualistico dell’ente segue le ordinarie regole dei negozi
privati; non sono più obbligatorie, pertanto, le procedure di garanzia
previste per gli enti pubblici (asta pubblica, licitazione privata)
 | Personale.
L’inquadramento del personale segue la natura giuridica di diritto
privato dell’ente
 | Regime degli atti. Gli
atti dell’ente non godono più delle prerogative di quelli dell’ente
pubblico, il segretario dell’ente non gode inoltre più del potere di
certificazione ed autenticazione
 | Responsabilità. Gli
amministratori dell’ente perdono lo status di pubblici ufficiali.
Quanto alla responsabilità civile, gli stessi rispondono verso i terzi
indirettamente, ossia attraverso il patrimonio dell’ente, e fino alla
concorrenza dello stesso
 | Tesoreria. L’ente è
libero di avvalersi dell’istituto di credito ritenuto più affidabile
per la gestione degli ordinari rapporti di cassa e creditizi in genere
 | Revisione contabile. La
relativa disciplina trova più fondamento unicamente nello statuto
dell’ente
 | Iscrizione al registro delle persone giuridiche private.
L’ente depubblicizzato deve iscriversi al registro delle persone
giuridiche private |
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