inserito in Diritto&Diritti nel febbraio 2001

LE CONSEGUENZE PRATICHE DELLA DEPUBBLICIZZAZIONE DELLE IPAB

di Danilo Corrà (danilo@unive.it)

Manager del Terzo Settore

 

Dopo un secolo di regime giuridico pubblicistico forzato, le IPAB possono oggi accedere alla depubblicizzazione, se in possesso dei requisiti previsti dal D.P.C.M. 16.2.1990 e delle leggi regionali di recepimento.

Ciò in virtù della sentenza della Corte costituzionale 7.4.1988, n. 396, che ha sancito la parziale incostituzionalità dell’art. 1 della legge 17.7.1890, n. 6972 nella parte in cui non consente la possibilità per le IPAB di svolgere la propria attività come enti privati.

Anche se la sentenza della Corte costituzionale risale a tredici anni fa, poche sono le IPAB che hanno sino ad oggi scelto di ritornare all’originaria disciplina privatistica, pur se in possesso di tutti i requisiti.

Ciò per diversi motivi: scarsa conoscenza delle procedure amministrative, timore di perdere non meglio identificati benefici derivanti dall’appartenenza alla pubblica amministrazione, horror vacui, ovvero paura di uscire da una vincolistica ma rassicurante disciplina pubblicistica per entrare in un universo sconosciuto e come tale incutente timore.

Anche se quanto sin qui osservato può far sorridere il lettore più smaliziato o il professionista di settore, non va dimenticato che moltissime IPAB hanno una dimensione contenuta, spesso parrocchiale, e sono amministrate (e talvolta dirette) da volontari, che hanno scarsa o nessuna dimestichezza con leggi, sentenze e circolari.

Chi scrive ha sperimentato nella pratica quanto ciò sia vero, e spesso si è trovato a rassicurare presidenti ed amministratori letteralmente sconvolti dal passaggio al regime giuridico di diritto privato.

La realtà è ovviamente diversa, ed il passaggio a tale regime comporta sostanzialmente soltanto vantaggi, assecondando peraltro la vera natura delle IPAB, in massima parte privata.

Lo scopo del presente contributo è pertanto quello di fornire al lettore un quadro sintetico e semplice delle principali conseguenze della depubblicizzazione, nella speranza di offrire un piccolo strumento di orientamento per gli amministratori che "sentono" che la strada è giusta, ma ancora non si decidono a fare il salto.

SINTESI DELLA DISCIPLINA DELL’IPAB DEPUBBLICIZZATA

 

bulletDisciplina legislativa. Cessa la vigenza della legge n. 6972 del 1890, e si applicano gli artt. 13 e segg. del codice civile
bulletDisciplina fiscale. L’IPAB depubblicizzata è un ente non commerciale, ex d. lgs. n. 460 del 1997. Se l’attività svolta rientra in una delle undici categorie di cui all’art. 10 del citato provvedimento, può accedere alla disciplina agevolata delle ONLUS
bulletDisciplina contabile. Permangono solo obblighi di salvaguardia di esigenze di carattere formale (derivanti, ad es., da specifichi obblighi fiscali, o da necessità conseguenti ad erogazioni di contributi pubblici), salvo in ogni caso quanto previsto dallo statuto
bulletControlli. Nessun rapporto formale intercorre più tra l’ente ed il Co.Re.Co. Permane, invece, la competenza generale della Regione su modificazioni statutarie ed istituzionali dell’ente, sull’estinzione, ed il suo potere di vigilanza ed ispettivo
bulletPatrimonio. La gestione del patrimonio dell’ente è ad ogni effetto di tipo privatistico; alienazioni o acquisti, così come acquisizioni a titolo di donazione o eredità sono disciplinati dalle comuni norme civilistiche
bulletContratti. Anche il regime contrattualistico dell’ente segue le ordinarie regole dei negozi privati; non sono più obbligatorie, pertanto, le procedure di garanzia previste per gli enti pubblici (asta pubblica, licitazione privata)
bulletPersonale. L’inquadramento del personale segue la natura giuridica di diritto privato dell’ente
bulletRegime degli atti. Gli atti dell’ente non godono più delle prerogative di quelli dell’ente pubblico, il segretario dell’ente non gode inoltre più del potere di certificazione ed autenticazione
bulletResponsabilità. Gli amministratori dell’ente perdono lo status di pubblici ufficiali. Quanto alla responsabilità civile, gli stessi rispondono verso i terzi indirettamente, ossia attraverso il patrimonio dell’ente, e fino alla concorrenza dello stesso
bulletTesoreria. L’ente è libero di avvalersi dell’istituto di credito ritenuto più affidabile per la gestione degli ordinari rapporti di cassa e creditizi in genere
bulletRevisione contabile. La relativa disciplina trova più fondamento unicamente nello statuto dell’ente
bulletIscrizione al registro delle persone giuridiche private. L’ente depubblicizzato deve iscriversi al registro delle persone giuridiche private