Un figlio minorenne può denunciare i maltrattamenti subiti da un genitore?

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Si potrebbe affermare che sembra essere scientificamente provato che le persone più indifese e deboli sono quelle che rischiano di più di essere vittime di soprusi.

Simili eventi non accadono esclusivamente in contesti scolastici o lavorativi, ma anche a casa.

Ne costituisce prova il fatto che i casi di violenza domestica che ogni anno vengono denunciati alle autorità sono molto numerosi.

Se la vittima del genitore aggressivo è il figlio maggiorenne è possibile sporgere denuncia contro l’autore dei soprusi.

Il figlio maggiorenne, se dovesse avere le risorse economiche necessarie per poterlo mettere in atto, si potrebbe anche allontanare da casa.

La situazione è diversa per i figli minorenni, i quali non possono scappare da casa e hanno anche una limitata capacità di sporgere denuncia.

In questo articolo scriveremo qualcosa sullo specifico aspetto di come difendersi da un padre violento.

     Indice 

  1. Un figlio maggiorenne come si può difendere dal padre violento?
  2. Un figlio minorenne come si può difendere dal padre violento?
  3. Il ruolo della scuola e dei servizi sociali
  4. E’ possibile scappare di casa?

1. Un figlio maggiorenne come si può difendere dal padre violento?

Quando la vittima di un padre violento è il figlio maggiorenne, lo stesso, se vorrà, potrà sporgere denuncia presso le forze dell’ordine, ad esempio carabinieri o polizia.

Simili situazioni si possono verificare non esclusivamente se le violenze sono ai danni dei figli, ma anche se hanno come vittima un altro membro della famiglia, ad esempio la madre.

Il figlio maggiorenne che assiste a violenze che accadono in famiglia si può senza dubbio rivolgere  alle autorità per chiedere il loro aiuto.

2. Un figlio minorenne come si può difendere dal padre violento?

Se la vittima del padre violento è il figlio minorenne, la faccenda potrebbe essere più complessa,  perché secondo la legge, esclusivamente chi ha compiuto almeno 14 anni si può recare alla polizia o dai carabinieri per sporgere denuncia.

Si dovrebbe distinguere a seconda dell’età del figlio minorenne.

Se ha compiuto almeno 14 anni, può sporgere denuncia come una qualunque persona maggiorenne.

Se non ha compiuto 14 anni, la denuncia dovrà essere sporta per lui dal genitore o da un’altra persona che ne abbia la rappresentanza, come ad esempio il tutore.

Se un figlio di 13 anni è vittima del padre violento, la denuncia dovrà essere sporta dall’altro genitore, vale a dire, dalla madre.

Se il figlio vittima di abusi dovesse avere esclusivamente il padre, ad esempio perché la madre è morta, il giudice gli dovrà nominare un curatore speciale che si occupi dei suoi interessi, eventualmente anche denunciando il padre violento.


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3. Il ruolo della scuola e dei servizi sociali

Ci si è chiesti se davanti a un figlio minorenne che non ha compiuto i 14 anni e non può sporgere validamente denuncia, chi può rendere noto al giudice della necessità di nominare un curatore speciale che possa denunciare il padre violento.

I reati contro i minorenni sono sempre procedibili d’ufficio.

Questo significa che la denuncia può essere esporta da chiunque, anche una persona estranea al contesto familiare, come ad esempio un amico o un conoscente.

Non è poco frequente che per contrastare un genitore violento, sia la scuola che si occupi di allertare i servizi sociali che, a loro volta, provvederanno a denunciare direttamente alla polizia o alla Procura della Repubblica l’eventuale presenza di comportamenti violenti in famiglia.

Di conseguenza, anche se un minore di 14 anni non può validamente sporgere denuncia, potrebbe lo stesso segnalare le violenze che subisce a un’altra persona, ad esempio a un suo insegnante oppure a un altro parente, i quali potranno sporgere denuncia o fare una segnalazione ai servizi sociali.

Non si deve dimenticare che, se il minore di 14 anni si dovesse recare dai carabinieri o dalla polizia per sporgere denuncia, questa non potrebbe essere raccolta dalle forze dell’ordine, le quali però si potrebbero lo stesso attivare per cercare di capirne di più, magari incaricando i servizi sociali o effettuando un’indagine a carattere personale.

4. E’ possibile scappare di casa?

Se un figlio maggiorenne subisce le violenze da parte del padre, insieme alla facoltà di sporgere denuncia potrebbe anche andare via di casa, sempre che abbia un luogo dove potere essere accolto.

Il figlio minorenne non ha la possibilità di scappare di casa.

Spetterà al giudice stabilire a chi affidare il minorenne vittima degli abusi del padre.

Ad esempio, si può stabilire l’affidamento esclusivo alla madre che abita altrove, ad altri parenti oppure a una famiglia disposta a poterlo accogliere.

Il giudice potrebbe anche decidere di allontanare da casa il padre violento, con l’imposizione dell’obbligo di continuare a mantenere economicamente la famiglia.

Si tratta della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, che viene disposta dal giudice per i reati commessi in famiglia, come ad esempio i maltrattamenti.

Se si dovessero verificare simili casi, il giudice può ordinare al padre violento di lasciare la casa e di continuare a mantenere chi c’è rimasto, ad esempio moglie e figli, quando gli stessi non siano in grado di mantenersi in modo autonomo.

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