Corte di Cassazione – III sez. pen. – ordinanza n. 2888 del 24-01-2020

Redazione 22/06/20
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Con l’ordinanza n. 2888 del 24 gennaio 2020, la terza sezione della corte di Cassazione ha investito le Sezioni Unite della seguente questione «se, in tema di violenza sessuale, l’abuso di autorità di cui all’art. 609 bis, I comma, c.p., presupponga nell’agente una posizione autoritativa di tipo formale e pubblicistico o, invece, possa riferirsi anche a poteri di supremazia di natura privata di cui l’agente abusi per costringere il soggetto passivo a compiere o subire atti sessuali».

Il Supremo Collegio è, pertanto, chiamato a stabilire se la nozione di “abuso di autorità” sia limitata alle ipotesi di abuso derivante da una formale posizione pubblicistica, quale potrebbe essere quella del pubblico ufficiale oppure vada estesa ai poteri di supremazia di natura privata, quale potrebbe rivelarsi quella di un insegnante privato rispetto ai propri alunni.

Quesito di non poco momento perché, ove la vittima abbia un’età inferiore ad anni quattordici, può rilevare per delimitare i confini tra il reato di violenza sessuale ex art. 609 bis, I comma c.p. e il delitto di atti sessuali con minorenne ex art. 609 quater c.p.

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