Autovelox, la multa a casa senza motivazione è nulla

Redazione 25/07/17
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Ottime notizie per gli automobilisti: le multe per eccesso di velocità inviate direttamente a casa sono nulle se non riportano la motivazione della mancata contestazione immediata. A confermarlo è stata la sesta sezione civile della Corte di Cassazione, che con la recentissima sentenza n. 18156 del 21 luglio 2017 ha accolto il ricorso di un cittadino contro le motivazioni troppo generiche fornite dalla multa. Non valgono, ad esempio, per i telelaser le stesse giustificazioni fornite per gli autovelox.

Vediamo allora nel dettaglio quando è possibile contestare con successo una multa per eccesso di velocità.

 

La multa spedita a casa deve indicare la motivazione

L’automobilista che riceve una multa per superamento dei limiti di velocità direttamente a casa, e che quindi non ha avuto modo di difendersi nell’immediatezza dell’infrazione, può rivolgersi al giudice nel caso in cui nel verbale non siano indicate le ragioni precise di tale scelta.

L’art. 200 del Codice della Strada stabilisce infatti che la violazione, quando è possibile, deve essere “immediatamente contestata” al trasgressore; in tutti gli altri casi, come stabilito dall’art. 201, il verbale deve essere notificato entro i termini previsti all’indirizzo dell’interessato “con l’indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata”. Se non si viene fermati subito dopo la trasgressione, quindi, si ha diritto a conoscere le ragioni di tale limitazione del diritto alla difesa. In caso contrario, si può chiedere l’annullamento della multa.

 

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Telelaser: non valgono le motivazioni dell’autovelox

Fatto forse ancora più importante: le motivazioni non solo devono essere contenute nel verbale, ma devono anche essere specifiche e precise. Non valgono ragioni di tipo generico che poco hanno a che fare con il caso di specie: non contano, ad esempio, motivazioni relative all’autovelox se la multa è stata comminata a seguito di rilevazioni con il telelaser.

È questo il motivo di ricorso di un automobilista accolto dalla Cassazione con la recente sentenza n. 18156/2017: il verbale consegnato a casa del cittadino conteneva sì una motivazione, ma questa era riferita all’uso dell’autovelox e non del telelaser. Le differenze tra i due strumenti sono infatti sostanziali. Innanzitutto, a differenza del classico autovelox, il più moderno telelaser consente di rilevare immediatamente la velocità dell’auto sospetta (non c’è bisogno di attendere lo sviluppo della foto); in secondo luogo, il telelaser è mobile e può essere quindi utilizzato in un punto della strada dove è possibile fermare l’auto. E se l’auto poteva essere fermata e la multa immediatamente contestata, non c’era motivo per spedire il verbale direttamente a casa.

Quando è possibile inviare la multa a casa?

Facciamo allora chiarezza. Come accennato, è possibile rilevare il superamento di velocità da parte di un automobilista e poi spedire la multa direttamente a casa del trasgressore, ma solo in determinate circostanze. Queste hanno a che fare, solitamente, con il pericolo connesso alla salute degli altri automobilisti in caso di stop a un veicolo che sta procedendo ad alta velocità e con l’impossibilità di utilizzare l’autovelox al momento della rilevazione, dato che è necessario aspettare il tempo tecnico di sviluppo della foto.

In tutti gli altri casi, come confermato dalla sentenza della Cassazione, non si può fare arrivare una multa “a sorpresa” all’indirizzo del cittadino senza che sia fornita nel verbale una motivazione specifica delle ragioni per le quali la sanzione non è stata contestata immediatamente e sul posto.

Sentenza collegata

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