L’appello cumulativo

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Militano in favore dell’ammissibilità dell’appello cumulativo (superando così l’originario orientamento negativo) e a condizione che ricorra il requisito soggettivo della identità delle parti e quello oggettivo della comunanza delle questioni o della stretta connessione tra le cause:

a) il principio di economia processuale, nella sua declinazione di tendenziale concentrazione delle controversie dinanzi allo stesso giudice, desumibile dagli artt. 24 e 11 della Costituzione;
b) la regola che impone l’applicazione, anche nel processo amministrativo – in forza del rinvio c.d. esterno di cui all’art. 39 c.p.a., già pretoriamente riconosciuto da Cons. Stato, ad. plen., 14 settembre 1982, n.15 – l’applicazione delle norme del codice di rito civile, in quanto non incompatibili e che, per l’effetto, vale a legittimare il giudice amministrativo di appello alla separazione delle cause in applicazione dell’art. 103, comma 2, c.p.c.;
c) la generale possibilità di cumulare domande connesse, prevista all’art. 32 c.p.a., da ritenersi operante anche in appello (art. 38 c.p.a.);
d) la possibilità, per il giudice di appello, di pronunciare, ai sensi dell’art. 36 del Codice, sentenza parziale quando decide alcune delle questioni: la quale vale a fondare anche il potere di scindere officiosamente l’impugnazione cumulativa avanzata dalle parti, nel caso di ritenuta e concreta insussistenza dei presupposti per emettere un’unica sentenza (ciò che – in buona e definitiva sostanza – vale a sterilizzare la tradizionale obiezione alla impugnazione cumulativa rimessa alla iniziativa di parte).

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Appello e cassazione penale dopo la L. 103/2017

Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge n. 103 del 23 giugno 2017 (G.U. 4 Luglio 2017, n. 154), ai codici penale e di procedura penale e all’ordinamento penitenziario, questa nuovissima Opera analizza nell’ambito del processo penale, l’atto di appello e il ricorso per cassazione quali mezzi di impugnazione. Attraverso costanti richiami alla più significativa giurisprudenza di settore e al supporto ditabelle riepilogative, il testo si configura come uno strumento indispensabile per il Professionista legale, fornendo indicazioni operative sulla corretta redazione degli atti e strategie sulle procedure da seguire, per evitare d’incorrere in errori. Nella prima parte, la trattazione esamina gli aspetti pratici e quelli prevalentemente giuridici dell’appello, senza tralasciare le norme che regolano questo mezzo d’impugnazione in processi penali diversi da quello ordinario, ad esempio, quello minorile e in alcuni procedimenti speciali, tipo quello previsto per le misure di prevenzione. A partire dall’analisi delle decisioni della Corte di Cassazione e dalle fonti normative, la seconda parte del testo ha l’intento di semplificare il complesso “meccanismo” del ricorso in Cassazione ed evitare l’inosservanza o erronea applicazione della normativa. Antonio Di Tullio D’ElisiisAvvocato in Larino, autore di pubblicazioni cartacee e numerosi articoli su riviste giuridiche telematiche.Gabriele EspositoAvvocato cassazionista del Foro di Napoli, specializzato in Diritto e Procedura Penale e Cultore della materia in Procedura Penale.

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Sentenza collegata

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Avv. Biamonte Alessandro

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