il CNF ha affermato che la condotta del Curatore dell’eredità giacente che si è appropriato delle somme rinvenienti dalla liquidazione di buoni postali fruttiferi intestati al de cuius, condotta sussumibile sotto la previsione dell’art. 30 CDF, integra gli estremi dell’illecito deontologico permanente.
Consiglio Nazionale Forense – Sentenza n. 168 del 11-10-2022
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