Corte di Cassazione – IV sez. civ. – sentenza n. 5428 del 25-02-2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La scelta legislativa dell’applicabilità della lex mitior limitatamente ad alcuni settori dell’ordinamento non può poi ritenersi in sé irragionevole. La qualificazione degli illeciti amministrativi, espressiva della discrezionalità legislativa, si riflette sulla natura contingente e storicamente connotata dei relativi precetti, sicché risulta sistematicamente giustificata la pretesa di potenziare l’effetto preventivo e dissuasivo della comminatoria, eliminando per il trasgressore ogni aspettativa di evitare la sanzione grazie a possibili mutamenti legislativi. Il limitato riconoscimento della retroattività in mitius risponde a scelte discrezionali di politica legislativa, modulate in funzione della natura degli interessi tutelati e sindacabili solo laddove trasmodino nella manifesta irragionevolezza o nell’arbitrio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il danno non patrimoniale costituisca una categoria unitaria escludendo che i vari nomina iuris che lo contraddistinguono possano essere invocati singolarmente con l’intento di aumentarne il quantum
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogni determinazione in tale senso, se pur positivamente conclusa, non avrebbe minimamente inciso sul presupposto inerente il nesso causale tra la denunciata patologia e la ragione lavorativa. Tale prioritario elemento, escluso dalla corte territoriale con motivazione adeguata e coerente, rendeva carente del requisito di decisività ogni ulteriore accertamento sulle condizioni psico fisiche del ricorrente e sulla compatibilità della presenza dello stesso in luoghi ed attività ( terreni della madre ) con lo stato di malattia in atto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per la tua pubblicità sui nostri Media:
maggioliadv@maggioli.it | www.maggioliadv.it