Manovra di bilancio 2024: cos’ha approvato il Consiglio del Ministri

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La manovra di bilancio 2024 vale complessivamente poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese.
Una manovra che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito “molto realistica e molto seria”.

Indice

1. Che cos’è la manovra o legge di bilancio?


La legge di bilancio è una legge della Repubblica Italiana con la quale viene approvato il bilancio dello Stato.
È lo strumento previsto dall’Articolo 81 della Costituzione, attraverso il quale il Governo, con un documento contabile di tipo preventivo, comunica al Parlamento le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo in base alle leggi vigenti, a differenza del rendiconto consuntivo, che è un documento contabile nel quale sono elencate le entrate e le spese che si sono realizzate nell’anno finanziario a cui il bilancio si riferisce.
Secondo il sopra menzionato articolo 81 della Costituzione, la legge di approvazione del bilancio non può, a differenza della legge di stabilità, introdurre altri tributi e altre spese.
Ogni altra norma che introduca spese ne deve indicare la rispettiva copertura finanziaria.
Sempre secondo l’articolo, il Presidente della Repubblica può rifiutare la firma di leggi prive di copertura finanziaria.
La legge 243/2012 ha disposto che, a partire dal 2016, la legge di bilancio costituisca un unico testo legislativo con la legge di stabilità.
Il 28 luglio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge che disciplina la legge di bilancio, presentata da Francesco Boccia (primo firmatario), presidente della commissione Bilancio della Camera.
La Riforma del Bilancio dello Stato è diventata legge con il voto favorevole di più dell’80% delle forze parlamentari di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

2. Le misure della manovra di bilancio 2024


Come riporta Ansa.it, con il cuneo 100 euro al mese per 14 milioni cittadini.
La priorità dell’esecutivo è difendere potere d’acquisto, vale d dire, più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha sino 35mila Euro e 7 per sino a 25mila.
È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini.

Sette miliardi per rinnovi contratti P.A.edue alla sanità
Un’altra misura è relativa agli aumenti contrattuali del pubblico impiego, complessivamente più di 7 miliardi di Euro a disposizione del Ministero, particolarmente per gli aumenti contrattuali, dei quali più di 2 miliardi sono relativi alla sanità, cinque sono per i restanti settori.
La manovra prevede 3 miliardi in più sul piatto della sanità.
 
Via il vincolo sulle pensioni contributive
Sulle pensioni misure su alcune situazioni di squilibrio e si è cominciato a dare un segnale sulle pensioni delle quali non si è occupato nessuno, quelle interamente nel sistema contributivo.
IlGoverno ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta se l’importo della sua pensione è superiore a 1,5 la pensione sociale.
 
Rivalutazione delle pensioni al 100% sino a quattro volte minimo
La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione 14 miliardi di euro.
Rivalutazione del 100% per le pensioni sino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage.
La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.
 
Ape sociale e opzione donna sostituiti da un fondo unico
Le pensioni ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita.
 
Lo Stato pagherà i contributi a madri con più figli
Si prevede che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore, e la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato, volendo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha offerto un importante contributo alla società e lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali.
Si vuole smontare la narrativa per la quale la natalità è un disincentivo al lavoro.
Si vuole incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare.
 
Asilo gratis dal secondo figlio
Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis.
 
Per gli autonomi confermati flat tax e acconto a rate
Anche per il “lavoro autonomo” è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi.
Si conferma questa misura, e viene prorogata per altri 3 anni una norma  molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi.
Viene ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale e, per la prima volta quest’anno, gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno.
Priorità al rinnovo del contratto del comparto sicurezza

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