Convegno Internazionale di Diritto Processuale Penale a Pula, resoconto dell’evento

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Alcuni giorni fa a Pula, in provincia di Cagliari, presso l’hotel Forte Village Resort, si è svolta una due giorni di lavori nell’ambito di un Convegno Internazionale di Diritto Processuale Penale, organizzato dalla omonima cattedra del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cagliari.

 

Il Convegno aveva come titolo:

“Le nuove leggi penali tra normativa sovranazionale e principi costituzionali”.

 

I lavori hanno avuto inizio con la presentazione affidata al Prof. Leonardo Filippi, ordinario di Diritto Processuale  penale presso l’Università di Cagliari, Armando Mammone dell’ufficio di formazione del Csm, alla quale sono seguiti gli indirizzi di saluto e l’introduzione al tema di Giorgio Santacroce, Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione e del Procuratore di Cagliari Ettore Angioni.

 

La prima sessione aveva come titolo, la fine del giudizio contumaciale.

Ha presieduto la dott.ssa Grazia Corradini, Presidente della Corte d’Appello di Cagliari.

Il primo relatore a prendere la parola, è stato il Prof. Paolo Tonini, ordinario di Diritto Processuale

Penale presso l’Università di Firenze, con le relazioni:

“Il tramonto della contumacia e le ombre della “nuova” assenza e “ La sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili”.

 

Hanno di seguito preso la parola:

Il Prof. Andrea Chelo, Università e – Campus:

Le“istruzioni sovranazionali” sui limiti del processo in absentia: dalle pronunce della Corte

Europea dei diritti dell’uomo, al diritto di partecipare al processo nella normativa dell’Unione

Europea.

 

Il Prof. Gianrico Rinaldi, Università di Cassino:

La rescissione del giudicato: verso nuovi equilibri degli interventi “risolutivi” post rem iudicatem.

 

La seconda sessione, aveva come titolo, le modifiche al sistema cautelare e alle pene detentive.

Ha presieduto il Prof. Alfredo Gaito dell’Università La Sapienza di Roma.

 

I relatori sono stati:

Il Prof. Giorgio Spangher, Università La Sapienza di Roma:

La riforma della custodia cautelare.

 

Il Prof. Francesco Palazzo, Università di Firenze:

Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e riforma della disciplina

sanzionatoria.

 

A seguire un dibattito e la chiusura dei lavori della prima giornata.

 

La seconda giornata dei lavori è iniziata con la terza sessione, che aveva come titolo, la messa alla prova dell’imputato maggiorenne. La nuova “svuota carceri”.

Ha presieduto il Prof. Metello Scaparone dell’Università di Torino.

I relatori sono stati:

Il Prof. Filippo Giunchedi, Università Niccolò Cusano di Roma:

Probation italian style: verso una giustizia riparativa.

 

La Prof.ssa Antonella Marandola, Università LUM Jean Monnet:

Sospensione del procedimento con messa alla prova.

 

La dott.ssa Cristina Ornano, Tribunale di Cagliari:

Messa alla prova del maggiorenne: modelli operaivi e prime prassi applicative nel Tribunale di

Cagliari.

 

La Prof.ssa Maria Francesca Cortesi, Università di Cagliari:

La nuova “svuota carceri”.

 

La quarta sessione, aveva come titolo, l’esperienza straniera.

 

I relatori sono stati:

Il Prof. Ignacio Flores Prada, Università di Siviglia:

L’esperienza spagnola.

 

Il Prof. Stefano Maffei, Università di Parma:

L’esperienza statunitense.

 A seguire  un dibattito e la chiusura dei lavori.

A margine di questo Convegno molto interessante, vogliamo rivolgere l’attenzione su uno degli argomenti trattati nello stesso, relativo alla recente legge 28 aprile 2014, n. 67:

La sospensione del processo nei confronti degli irreperibili.

Leggendo un recente articolo del Prof. Paolo Tonini e della Prof.ssa Carlotta Conti, il primo relatore del Convegno, che ha diffusamente parlato dell’argomento, possiamo evidenziare i seguenti passaggi. 

Secondo gli autori,  i profili salienti della legge in questione, mettono in risalto un Istituto inedito e la diversa regolamentazione di un vecchio Istituto.

Il primo si riferisce alla sospensione del processo con messa alla prova per adulti.

Il secondo si riferisce all’eliminazione della contumacia e la sospensione del processo contro l’irreperibile, innovazioni dirette a incidere su quasi ogni processo, perché hanno come oggetto situazioni che nella prassi sono all’ordine del giorno.

 

A un primo sguardo i due argomenti sono strettamente collegati, essendo espressione della tendenza a cercare una maggiore efficienza della macchina giudiziaria, e sembrano esaurire in questa finalità l’efficacia modificativa dell’ordinamento vigente. 

Senza nessuna incertezza, evitare che i processi girino a vuoto per emettere condanne che non saranno mai eseguite contro l’irreperibile, costituisce un recupero di risorse delle quali non possiamo fare a meno nella situazione attuale.

Sostengono gli autori che siamo in presenza di un fenomeno processuale di vasta e dirompente portata a livello di principi.

Quello della irreperibilità è un argomento molto attuale, dall’entrata in vigore della legge sopra menzionata, se ne sta dibattendo a vari livelli.

Ci riserviamo di darne una più ampia e precisa trattazione in questa sede.

Dott.ssa Concas Alessandra

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