Che cosa rischia il padre che non frequenta con regolarità i figli? 

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Ogni giorno si sente sempre più spesso di situazioni relative a genitori che non hanno interesse nei confronti dei loro figli, anche quando sono molto piccoli, privandoli sia del sostentamento economico sia della presenza fisica, e di quello che di sicuro per i piccoli conta di più, vale a dire, la vicinanza e l’affetto.

I genitori sono sostegni psicologici indispensabili, che dovrebbero assistere i figli durante la loro crescita e, se possibile, anche da adulti, per l’intera vita.

Quando un genitore non si comporta come dovrebbe la legge reagisce e corre ai ripari per salvaguardare i minorenni.

In questo articolo scriveremo qualcosa sui rischi che corre un padre che trascura i figli.

Una recente Sentenza della Suprema Corte di Cassazione (Cass. Sent. 27/07/2022 n. 29926) ha annullato su ricorso della Procura della Repubblica, l’assoluzione di un padre che si era occupato in modo sporadico dei propri figli minorenni, frequentando gli stessi molto raramente e occasionalmente.

L’uomo adesso dovrà essere riprocessato e rischia la condanna per il reato di sottrazione agli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.) che, come la stessa Corte ha spiegato, non sono relativi esclusivamente al dovere di mantenimento, ma anche al bisogno di assistenza morale che ogni genitore dovrebbe dare ai suoi figli.

Il reato agisce su due fronti.

Il comportamento penalmente punibile è relativo sia all’avere fatto mancare i mezzi di sussistenza, sia al fatto di essersi sottratto alla responsabilità genitoriale disinteressandosi dei figli.

>>>Leggi qui la sentenza<<<

     Indice

  1. I doveri dei genitori nei confronti dei figli
  2. I provvedimenti giudiziari per un padre che abbandona i figli
  3. Il risarcimento danni se un padre trascura i figli
  4. Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare

1. I doveri dei genitori nei confronti dei figli

I doveri dei genitori nei confronti dei figli sono molto importanti, ne parla la stessa Costituzione della Repubblica italiana, che all’articolo 30 sancisce che:

è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.

La formulazione della norma lascia dedurre che si tratta, in primis, del mantenimento materiale, però l’obbligo comprende anche l’educazione, l’istruzione, la partecipazione alle scelte di vita dei figli e il costante sostegno affettivo nei loro confronti, che ci deve essere dal giorno della nascita e almeno sino al raggiungimento della maggiore età.

L’articolo 316 del codice civile specifica il precetto costituzionale e descrive i modi nei quali si esercita la responsabilità genitoriale, che in passato veniva chiamata potestà genitoriale, e prima ancora  nei confronti dei figli, sia legittimi sia naturali, da quando nascono e sino al compimento dei 18 anni.

L’obbligo permane anche nei confronti dei figli maggiorenni, se sono disabili o non sono ancora diventati indipendenti dal lato economico.

2. I provvedimenti giudiziari per un padre che abbandona i figli

La responsabilità genitoriale non si perde con la separazione o con il divorzio.

I doveri dei genitori nei confronti dei figli restano anche dopo la fine del matrimonio del padre e della madre.

Quando in seguito alla separazione o al divorzio un genitore non rivolge le attenzioni necessarie ai figli, disinteressandosi di loro e trascurandoli, il giudice, in deroga al principio di bigenitorialità, che dovrebbe garantire la crescita equilibrata dei figli con l’apporto di entrambi i genitori, può revocare l’affidamento condiviso disposto in precedenza e stabilire l’affidamento esclusivo dei figli minorenni all’altro genitore, che da quel momento prenderà le decisioni relative alla crescita, all’educazione e alla salute dei piccoli, senza interpellare l’altro.

A parte le coppie separate o divorziate, il caso estremo di trascuratezza è quello di un padre, oppure a volte di una madre, che abbandona completamente i suoi figli minorenni.

Il giudice può disporre la sospensione o la decadenza dalla responsabilità genitoriale, vale a dire, lo stesso provvedimento che si adotta nelle situazioni di violenze, abusi e maltrattamenti su minorenni.

Se il bambino o il ragazzo non ha ancora compiuto 14 anni di età, sussiste il reato di abbandono di minori e il responsabile rischia la condanna alla pena della reclusione da 6 mesi a 5 anni.


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3. Il risarcimento danni se un padre trascura i figli

Il padre che trascura i figli commette un illecito, perché viola gli obblighi indicati in precedenza e   dovrà risarcire i danni, sia materiali sia morali, arrecati ai figli, e anche all’unico genitore che nel frattempo si è dovuto occupare di loro.

In simili situazioni sono risarcibili sia le spese sostenute per la crescita dei figli (nutrimento, abbigliamento, istruzione, sport e altro), sia un particolare tipo di danno, che la giurisprudenza (Cass. ord. n. 15148/2022, n. 14382/2019 e n. 3079/2015 ) chiama danno da deprivazione genitoriale e consiste nella sofferenza psicologica e nel disagio che il figlio ha dovuto affrontare durante la sua crescita quando è rimasto privo del sostegno genitoriale e dell’assistenza materiale e affettiva del padre o della madre.

4. Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare

Un padre che trascura i figli, anche se lo fa sporadicamente, rischia di incorrere nel reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, che può essere commesso da

chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge.

La pena è, alternativamente, la reclusione sino a un anno o la multa da 103 a 1032 euro, ma viene aumentata se mancano anche i mezzi di sussistenza nei confronti dei figli minori o inabili al lavoro.

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