LE
ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA SUL WEB
Già
da qualche anno, l’Unione Europea ha istituito un servizio su Internet per
consentire ai cittadini europei un ampio accesso alle informazioni relative
alle sue iniziative e alle politiche comunitarie in genere.
Accedendo
ad “Europa”, il server dell’Unione Europea, il navigatore viene accolto
da una pagina di presentazione (http://europa.eu.int).
Dopo
aver ricevuto il benvenuto nelle lingue ufficiali dei Paesi dell’Unione
Europea, cliccando sulla lingua desiderata, è possibile consultare il menu
principale di “Europa”, all’interno del quale vengono ospitate quattro
sezioni: “Attualità”, “Istituzioni”, “ABC, informazioni di base”
e “Politiche”.
Nelle
pagine di presentazione del server dell’Unione Europea, il navigatore viene
avvertito del fatto che la Commissione europea non si assuma alcuna
responsabilità per quanto riguarda il materiale contenuto nel sito: le
informazioni immesse in rete sono di carattere esclusivamente generale e non
sono sempre necessariamente esaurienti, complete, precise o aggiornate;
si pone in risalto anche la possibilità che dalle pagine del server
europeo si acceda a siti esterni sui quali i servizi della Commissione non
hanno alcun controllo e per i quali non assumono alcuna responsabilità;
inoltre si sottolinea come per una consulenza specifica sia necessario
rivolgersi sempre ad un professionista debitamente qualificato.
Infine,
si ricorda che non si può garantire che un documento disponibile online
riproduca esattamente un testo adottato ufficialmente. Pertanto, solo la
legislazione dell’Unione europea pubblicata nelle edizioni su carta della
Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee è considerata autentica.
La
sezione “Attualità”
consente di accedere a molte informazioni di carattere generale sull’Unione
Europea e ad un ricco elenco di news, aggiornate in tempo reale. Queste pagine
si rivolgono non tanto ai tecnici ed agli operatori del diritto, ma a tutti i
cittadini che abbiano necessità di conoscere le caratteristiche principali
delle istituzioni europee.
La
seconda sezione contiene i link a tutte le istituzioni dell’Unione: il
Parlamento (www.europarl.eu.int),
il Consiglio dell’Unione Europea (http://ue.eu.int/it/summ.htm),
la Commissione europea (http://europa.eu.int/comm/index_it.htm),
la Corte di Giustizia ed il Tribunale di primo grado (www.curia.eu.int),
la Corte dei Conti (www.eca.eu.int),
il Comitato economico e sociale (www.ces.eu.int),
il Comitato delle Regioni (www.cor.eu.int),
la Banca centrale (www.ecb.int)
e la Banca europea per gli investimenti (http://eib.eu.int).
La
terza sezione “ABC” offre agli utenti le informazioni di base
dell’Unione Europea. Consultando queste pagine, il visitatore può prendere
visione di quali siano i diritti dei cittadini europei e può leggere schede
sulle questioni di maggiore importanza (Euro, problema dell’occupazione
etc.). L’opzione più interessante è quella che permette di accedere ai
documenti ufficiali, ai testi, alle pubblicazioni: il tutto con un semplice
click.
Nella
pagina http://europa.eu.int/eur-lex/it/index.html
è possibile consultare gratuitamente la gazzetta dell’U.E., i trattati, la
legislazione, gli atti preparatori e le pronunzie giurisprudenziali di maggior
importanza.
Sono on line anche le versioni consolidate del Trattato sull'Unione Europea (firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992), del Trattato che istituisce la Comunità Europea (firmato a Roma il 25 marzo 1957) e le versioni che includono le modifiche apportate dal Trattato di Amsterdam (firmato il 2 ottobre 1997). Si
possono consultare le Gazzette Ufficiali serie L (contenente legislazione) e
serie C (contenente informazioni, bandi ed atti preparatori per la
legislazione comunitaria). EUR-Lex fornisce un accesso gratuito per i primi 45
giorni successivi alla pubblicazione della Gazzetta; allo scadere di questo
termine è necessario rivolgersi al sito dell’European Union Document
Delivery Service, più noto con l’acronimo EUDOR (http://eudor.eur-op.eu.int/).
La
Gazzetta Ufficiale contrassegnata dalla lettera S (supplemento) contiene una
miscellanea di documenti, tra cui i bandi di gara, gli appalti; a partire dal
1° luglio 1998 il supplemento della Gazzetta viene pubblicato non più in
forma cartacea, ma esclusivamente su CD-rom.
Il
sito EUR-Lex contiene la versione elettronica degli atti giuridici pubblicati
nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europe e il Repertorio della
legislazione comunitaria in vigore, per mezzo del quale è possibile accedere
al testo di tali atti.
Il
Repertorio della legislazione comunitaria in vigore è compilato sulla base
del sistema CELEX, sistema
interistituzionale di documentazione automatizzata per il diritto comunitario,
accessibile al pubblico dal 1981.
Il
Repertorio comprende il diritto originato dalle relazioni esterne delle
Comunità europee (o degli Stati membri, quando dette relazioni si
riallacciano alle relazioni esterne delle Comunità), il diritto comunitario
derivato, il diritto comunitario complementare (decisioni dei rappresentanti
degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, le convenzioni internazionali
concluse tra gli Stati membri in applicazione delle disposizioni dei trattati
ecc.). Il Repertorio è pubblicato nelle lingue ufficiali delle Comunità
europee ed è aggiornato ogni mese.
I
testi consolidati recepiscono tutte le modifiche all'atto fondamentale, così
da fornire un testo di più agevole lettura con finalità unicamente
informative, che in quanto tale non sia giuridicamente vincolante. I testi
sono classificati in riferimento a 20 voci, aggiornate semestralmente.
Su
EUR-Lex è consultabile anche la maggior parte degli atti preparatori, vale a
dire quelli di cui non è stata ultimata la procedura legislativa oppure che
non sono stati ritirati.
Infine,
procedendo per il percorso indicato dal server “Europa”, si può entrare
nella quarta ed ultima sezione: “Politiche dell’U.E.”, che fornisce
informazioni sulle attività legislative in corso e sui grandi temi di
intervento dell’Unione (agricoltura, aiuti, imprese, sviluppo, cultura,
etc.)
Esaminando
i siti delle singole istituzioni, si può partire dalle pagine del Parlamento
europeo (www.europarl.eu.int/sg/tree/it/default.htm),
l’organo eletto a suffragio universale diretto a partire dal 1979 e composto
da 626 deputati che si riuniscono a Strasburgo. Inizialmente dotato di poteri
limitati, le funzioni del Parlamento sono state progressivamente estese; il
Trattato di Maastricht prevede che la nomina della nuova Commissione richieda
il nulla osta del Parlamento, che può anche esprimere un voto di sfiducia nei
suoi confronti. Inoltre, sta diventando sempre più importante il ruolo del
Parlamento nell’ambito del potere legislativo, attraverso la “procedura di
codecisione”, che prevede un’azione dell’Assemblea di Strasburgo su basi
paritarie con il Consiglio dell’Unione.
Nel
1995, il Parlamento ha nominato per la prima volta un Mediatore europeo,
organismo il cui compito è quello di esaminare le denunce dei cittadini
contro casi di cattiva amministrazione da parte di istituti ed organi
comunitari (le pagine in italiano sono all’url: www.euro-ombudsman.eu.int/media/it/default.htm).
Il
Consiglio (http://ue.eu.int/it/summ.htm)
è l’organo decisionale della Comunità ed è costituito da un 15 membri,
tanti quanti sono gli Stati che fanno parte dell’Unione. Ai sensi
dell’art. 202 (ex 145) del
Trattato, “per assicurare il raggiungimento degli scopi stabiliti dal
presente trattato e alle condizioni da questo previste, il Consiglio: provvede
al coordinamento delle politiche economiche generali degli Stati membri;
dispone di un potere decisionale”. Ciò significa che il Consiglio può
emanare quei provvedimenti previsti dal Trattato quali manifestazione
dell’attività normativa della Comunità (regolamenti, direttive e
decisioni). All’interno delle proprie pagine, il Consiglio fornisce
informazioni pratiche dirette al cittadino europeo, assieme all’indicazione
dei “diritti fondamentali”.
La
Commissione (http://europa.eu.int/comm/index_it.htm),
elemento trainante dell’Unione, dotata di varie funzioni (iniziativa
normativa, esecutiva e rappresentanza della Comunità) ha realizzato pagine
che ospitano documenti ufficiali, con un sistema di ricerca interno.
La
Corte di Giustizia assicura il rispetto del diritto nell’interpretazione e
nell’applicazione dei trattati e degli atti normativi derivati, così come
disposto dall’art. 220 (ex 164). Il sito della Corte di giustizia e del
Tribunale di primo grado (www.curia.eu.int)
è uno dei migliori tra quelli ospitati dal server “Europa”: accedendovi,
possono essere consultate le sentenze e si può anche verificare lo stato di
una causa.
La
Corte dei Conti (www.eca.eu.int),
cui viene attribuita una competenza di controllo generale in materia
finanziaria, dispone di alcune pagine, anche in italiano, che ospitano un
utile “Corriere del Cittadino”.
Meritano
una menzione le pagine del Comitato delle regioni ( www.cor.eu.int
): se è vero che sono consultabili molti documenti, bisogna rilevare come vi
sia un notevole ostacolo alla diffusione di questi ultimi, dato che la maggior
parte sono pubblicati in lingua inglese. C’è la possibilità di iscriversi
ad un ottimo servizio di newsletter e vengono offerte risposte a mezzo e-mail
in modo estremamente rapido (chi scrive ha sperimentato il servizio).
Anche
la BEI, Banca europea per gli investimenti (http://eib.eu.int)
fornisce utili informazioni. Costituita nel 1958 con il Trattato di Roma, ha
la funzione di finanziare sia all’interno che all’esterno dell’Unione
Europea programmi di investimento tesi all’integrazione delle realtà
europee ed allo sviluppo della coesione economico-sociale dell’Unione. A tal
fine, la BEI promuove la realizzazione di programmi che intensificano gli
scambi tra i Paesi membri e ne valorizzano le potenzialità. Una visita alle
pagine di questa istituzione consente di rendersi conto di quanto importante
sia l’operato della BEI, con particolare riferimento alla politica di
cooperazione dell’UE con i Paesi del terzo mondo, nei confronti dei quali la
Banca costituisce una fondamentale fonte di finanziamento. Da non confondere
con la BEI è la Banca Centrale Europea (www.ecb.int),
nata nel 1998, con l’ingresso dell’Unione nella “terza fase”
dell’integrazione economica e finanziaria. Inutile dire che gran parte delle
pagine del sito sono dedicate alla nuova moneta dell’Unione.
Ultimamente,
molti giuristi hanno sottolineato la necessità che si affermi un vero e
proprio “diritto ad internet”, inteso come un nuovo diritto dei singoli
cittadini ad utilizzare la “rete delle reti” come mezzo di accesso
facilitato alle risorse pubbliche ed ai documenti normativi (cfr.: Luca
M. de Grazia, “Il giurista ed Internet”, su questa rivista
all’indirizzo: www.diritto.it/articoli/informatica/il_giurista_ed_internet.htm).
Non
c’è dubbio che siamo ancora distanti dal modello ottimale di “democrazia
diretta”, ma si deve anche riconoscere all’iniziativa telematica
realizzata dall’Unione Europea l’innegabile merito di consentire ai
cittadini l’accesso a buona parte della documentazione giuridica prodotta
dalle istituzioni europee.
Gennaio 2000
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