inserito in Diritto&Diritti nel settembre 2002

L'agenzia delle entrate al servizio degli enti locali

Maurangelo Rana
Funzionario dell'Agenzia delle Entrate 
Direzione Regionale della Lombardia

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La recente evoluzione normativa in materia di federalismo fiscale ha consentito e determinato la realizzazione di una diversa visione del rapporto intercorrente tra fisco locale e contribuente-cittadino.
La riforma del Titolo V della Costituzione e la imminente riforma fiscale rappresentano lo scenario in cui gli enti locali dovranno operare per i prossimi anni.
Tali mutamenti richiederanno, ovviamente, da parte delle comunità locali, un notevole impegno organizzativo ed una ulteriore profusione di energie e di risorse, al fine di adempiere correttamente ai loro compiti istituzionali e, nello stesso tempo, di definire scelte adeguate per l'economia delle singole realtà territoriali.
E' in tale contesto che si inserisce la proposta dell'Agenzia delle Entrate di costituire un valido punto di riferimento per tutti gli enti locali che dovranno confrontarsi con le nuove disposizioni allo scopo di adottare una corretta politica di bilancio e di sviluppo del proprio territorio.
L'Agenzia delle Entrate ha, infatti, tra i suoi compiti, alla luce delle disposizioni dell'art. 3 del proprio Statuto, quello di assicurare la collaborazione con il sistema delle autonomie locali e di promuovere e fornire servizi per la gestione dei tributi di loro competenza, stipulando convenzioni per l'accertamento e la riscossione di tali tributi.
Si tratta, in sostanza, di una vera e propria attività di consulenza ed assistenza "a pagamento", operata in regime privatistico e mediante la stipula di apposite convenzioni, al fine di fornire qualificati servizi professionali a favore degli enti locali.
Difatti, per il combinato disposto dell'art. 78 della legge 21 novembre 2000 n. 342 e dell'art. 62, comma 2, del D. Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999, l'Agenzia delle Entrate può stipulare con gli enti locali convenzioni aventi ad oggetto l'attività di consulenza e di revisione delle procedure di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi propri di tali enti.
I servizi offerti dall'Agenzia delle Entrate possono consistere nella consulenza sui tributi locali (assistenza nella stesura dei regolamenti tributari, nell'applicazione della normativa, per gli interpelli dei contribuenti, nella fase del contenzioso), nella formazione specialistica del personale degli enti, nella revisione delle procedure per la gestione dei tributi locali, nelle indagini per il controllo delle autocertificazioni rese dai contribuenti in merito a dati fiscali.
Tale offerta sarà, a breve, arricchita dalla prestazione di altri servizi complementari, come il pagamento dell'ICI attraverso l'utilizzo del modello F24, l'acquisizione telematica delle dichiarazioni ICI, un servizio completo di documentazione tributaria sulla fiscalità locale, la disponibilità dei regolamenti tributari degli enti locali su una banca dati del sito internet dell'Agenzia delle Entrate e la pubblicazione sullo stesso di schemi relativi alle tariffe ed alle aliquote adottate dagli enti.
Dei citati servizi, in via sperimentale, è stato attivato il servizio di pagamento dell'ICI con il modello F24 nei comuni di Andria (BA), Reggio Emilia e Viareggio (LU), seguito da una Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate del 19 giugno 2002 n. 201/E relativa all'istituzione dei codici tributo per il versamento delle somme dovute. Le potenzialità ed i noti vantaggi di tale modalità di pagamento consentiranno, non solo, di agevolare gli adempimenti tributari del contribuente, ma, soprattutto, di adottare le eventuali compensazioni dell'ICI con gli altri tributi; senza sottacere, peraltro, della possibilità concessa all'ufficio tributario dell'ente locale di verificare con immediatezza (entro 9 giorni dalla riscossione) e di razionalizzare le proprie entrate secondo la formulazione di appositi codici tributo in relazione ad eventuali distinte attività impositive (ad esempio: determinare un codice tributo per il pagamento spontaneo, un altro per il pagamento avvenuto tramite attività di accertamento con adesione, un codice per la fase della conciliazione giudiziale, e così via).
Tali potenzialità dello strumento del modello F24 consentiranno di ridurre notevolmente i tempi della procedura di versamento e riscossione dell'imposta, a beneficio sia dei contribuenti che dell'ente locale; i primi, non sosterranno alcun costo per il versamento, mentre i vantaggi per gli enti locali si esplicheranno in una più efficace lotta all'evasione ed in una riscossione coattiva più rapida (2/3 mesi dalla scadenza).
Ulteriori servizi che hanno ricevuto notevoli riscontri da parte degli enti locali sono rappresentati dalle attività di consulenza ed assistenza per la gestione delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi locali, e dall'attività di verifica dell'operato dell'ufficio tributi dell'ente. Tali attività prevedono un preciso piano d'intervento preceduto dalla predisposizione di un puntuale piano di fattibilità al fine di valutare l'affidabilità sia delle procedure adottate dal comune per la gestione dei tributi (esaminando, ad esempio, la legittimità e/o opportunità di un campione di singoli provvedimenti emessi dall'ufficio tributario in esame) che dell'impianto organizzativo dell'ufficio tributi.
In ordine alle cosiddette procedure di revisione dei tributi locali (liquidazione ed accertamento), è necessario ricordare come, prima del d.lgs. 15 dicembre 1997 n. 446, gli enti locali interessati hanno proceduto, in mancanza di una seria disciplina del settore, a stipulare contratti di natura privatistica con alcune società specializzate nel costituire (anche a mezzo di censimento delle unità immobiliari presenti sul territorio) banche dati utili al recupero dell'evasione o dell'elusione dei tributi dovuti. Con il citato decreto si è finalmente disciplinato l'ambito in esame, soprattutto attraverso l'istituzione di un apposito albo dei soggetti abilitati alla gestione delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi. Nel caso in cui, pertanto, sorgesse l'esigenza da parte dell'ente locale di "esternalizzare" i citati servizi, si rende necessaria l'adozione di una procedura ad evidenza pubblica rivolta a destinatari accreditati nel suddetto albo; qualora, invece, l'amministrazione locale decida di agire in piena autonomia, utilizzando le proprie risorse umane ed economiche, si rileverebbe in questo caso l'opportunità di approntare un efficace piano di formazione professionale delle unità lavorative a disposizione degli uffici comunali, unitamente ad un articolato progetto di incentivazione economica.
Come già accennato, l'Agenzia delle Entrate, dinanzi a tale esigenza di razionalizzazione dei processi formativi e produttivi del personale dell'ente locale, si pone come interlocutore capace di adeguare la struttura comunale esistente agli auspicati standards di efficacia ed efficienza dell'organizzazione locale, attraverso un programma operativo dettagliato e finalizzato a garantire l'allineamento delle strategie agli obiettivi istituzionali.
Tale approccio professionale da parte dell'Agenzia deriva fondamentalmente non solo da pregresse esperienze di corretta gestione delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto dalla nuova visione manageriale della struttura pubblica, costellata di innovative progettualità di processi operativi (internal auditing) e di consolidata professionalità nella verifica dei meccanismi organizzativi. 
In questo nuovo scenario, quindi, l'Agenzia delle Entrate si propone come valido partner degli enti locali nella determinazione ed individuazione di corretti processi decisionali al fine del perseguimento di una politica di efficienza, efficacia ed economicità della res publica locale.
Certo, per l'Agenzia delle Entrate si tratta di una sfida del tutto nuova ed inusuale, ma nello stesso tempo molto stimolante, soprattutto per il confronto con modi di procedere e realtà operative di natura privatistica e, quindi, in regime di piena concorrenza; tra l'altro, i primi lusinghieri risultati, ottenuti grazie alla stipula di numerose convenzioni con gli enti locali presenti sul territorio delle diverse Direzioni Regionali dell'Agenzia, testimoniano il gradimento delle amministrazioni pubbliche locali verso la professionalità ed esperienza acquisita nel sistema dei tributi da parte dell'Agenzia delle Entrate, unitamente alla sua rassicurante (specie per gli amministratori locali) tradizionale figura istituzionale di referente della fiscalità locale.
La novità di grande rilievo, quindi, è costituita dall'attività svolta in regime privatistico dall'Agenzia delle Entrate al fine di rendere più agevole la complessità delle nuove attribuzioni fiscali assegnate agli enti locali, i quali, nel vigente quadro del federalismo fiscale, hanno il compito di incrementare il gettito derivante dalle fonti alternative di finanziamento e, contestualmente, fornire una risposta adeguata alla domanda di servizi proveniente dai cittadini-contribuenti.
La proposta dell'Agenzia delle Entrate, pertanto, risponde alla duplice esigenza di assicurare una valida collaborazione con il sistema delle amministrazioni locali e di soddisfare il bisogno delle stesse di ottenere un efficace supporto per orientare le proprie decisioni nell'ambito delle entrate tributarie locali: si può parlare, in definitiva, di un ulteriore passo decisivo dell'Amministrazione Finanziaria verso il totale "sdoganamento" dalla sua vecchia immagine di apparato burocratico ed elefantiaco.

Maurangelo RANA
Funzionario dell'Agenzia delle Entrate 
Direzione Regionale della Lombardia