inserito in Diritto&Diritti nel febbraio 2002

 

La ricerca giuridica gratuita sulla rete

***

di Luca Giacopuzzi - Verona

 

Dico subito che questo è un tema che si può affrontare in 2 modi. Come spesso si fa – anche perché l’argomento si presta – si può presentare un elencazione di siti a carattere giuridico e passarli singolarmente in rassegna, evidenziando di ognuno pregi e difetti.

 

Ma è un metodo che francamente non mi piace, per cui in questa sede preferisco limitarmi a segnalare qualche sito che ritengo distinguersi tra gli altri e parlare brevemente sulle possibilità offerte da Internet per un operatore del diritto. Senza ovviamente aver la pretesa di offrire mappe complete o soluzioni definitive, preferendo appunto indicare come si raccolgono gli indirizzi web piuttosto che elencarli esaustivamente.

 

1.670.000 pagine relative al diritto: GOOGLE, un motore di ricerca tra i più noti, anche interrogato molto sommariamente, rivela che tante sono le pagine legate o correlate al “diritto”.

 

E’vero: qui è stata fatta una ricerca a-critica, perché di questo di tratta. Con ogni probabilità l’indagine avrà recuperato tutto il recuperabile (dalla violazione di diritti umani nel recente conflitto afghano, al sistema infallibile per attaccare “diritto” un quadro al muro, a quel tennista famoso per il suo micidiale “diritto”).

Ma anche una ricerca più sofisticata, fatta utilizzando gli operatori booleani (e cioè impostando il sistema in modo che restituisca solo i risultati più significativi) non diversamente darebbe tante, tantissime pagine legate al diritto.

 

Colpisce, insomma, fin da subito un dato: l’enorme quantità del materiale giuridico in rete. Anni fa la difficoltà di una ricerca on line era data dal fatto che era davvero difficile reperire le poche pagine significative. Ora il problema è assolutamente opposto: di materiale giuridico in rete ce n’è tanto, tantissimo…troppo.

 

Dunque, proprio per questo, in una ricerca sul web diventa essenziale sapere da dove iniziare.

 

E un buon punto di partenza è il sito “DIRITTO & DIRITTI” (www.diritto.it).

Nell’attuale panorama giuridico, esso è anzi “il sito di riferimento”, il più importante in Italia. E il suo successo, tra l’altro, è confermato anche “dai numeri”, assolutamente di primo piano (pensate che diritto.it vanta oltre 15.000 accessi giornalieri). E’ un sito completo, davvero ricco di informazioni, eppure di facile navigazione. Completo, dicevo, perché è un portale, ma allo stesso tempo una rivista ed è utile anche per reperire contenuti giuridici.

 

Altro buon sito: DIRITTO SU WEB (www.dirittosuweb.com), creato da G.Sisto, un professionista che ha un occhio di riguardo per il diritto legato alle nuove tecnologie.

E anche il sito, direi, riflette questa specializzazione di chi lo ha ideato.

 

Cito poi, doverosamente, CIVILE.IT (www.civile.it), sito tra i primi sul web tra quelli dedicati al diritto. E’un sito caratterizzato per l’efficace architettura dei contenuti, capace di conciliare facilità di caricamento con la ricchezza dei contenuti.

All’interno c’è un software che è possibile scaricare gratuitamente: ULISSE AGENT.(qui non ne tratto, ma invito ad andarlo a vedere, perché utile per la nostra professione).

 

Infine, tra i portali, segnalo ERGAOMNES (www.ergaomnes.net), che si struttura in una pluralità di aree tematiche definite “canali” (qui, per esempio, siamo nella sezione dedicata alla dottrina, dove viene presentato un MENU che rimanda – attraverso links – a sottocategorie.

 

Perché una ricerca dia frutti apprezzabili, è fondamentale che l’indagine sia stata condotta secondo buone direttrici.

 

E la ricerca di un’informazione può essere molto facilitata dall’uso di un motore di ricerca che attinge solo a dati di natura legale.

Uno dei principali vantaggi di un MOTORE DI RICERCA SPECIFICO sta nella precisione dei risultati. Se infatti si inserisce nella stringa di ricerca una parola che possiede un significato tecnico ed uno comune, un motore di ricerca generico troverà dapprima le pagine web con i significati comuni e dopo, forse, riporterà i siti con i termini tecnici.

 

Un esempio per tutti: cercando con GOOGLE.it la voce “EREDITA’” si trova subito il sito “eredità perduta”, sito di un’associzione che si prefigge la tutela dell’immagine della caccia con il tiro con l’arco… Nobile attività, praticata fin dalla preistoria, ma che forse non interessa l’avvocato alle prese con un problema in diritto ereditario.

 

Questo per dire che ciò non accade se la ricerca viene invece impostata con un motore di ricerca specifico: vediamone perciò i principali.

Vengono in rilievo quello di diritto.it (CICERONE . www.cicerone.to), e IUSSEEK nonché IUSVISION.

 

IUSSEEK (www.iusseek.com), nato come motore di ricerca, ora è qualcosa di più, perché – tra l’altro – fornisce un utile servizio di aggiornamento professionale quotidiano legato alle news presenti sul web.

 

IUSVISION (www.iusvision.com) si propone come un motore “intelligente”, Non solo, infatti, indica le pagine che contengono i riferimenti richiesti, ma suggerisce (a volte: “tenta di suggerire”) gli istituti giuridici più simili alla ricerca impostata.

L’idea è lodevole, anche se il sistema è perfettibile: una menzione, comunque, è davvero il minimo.

 

Per ricerche in DOTTRINA segnalo il sito del c.d. “DOGI” (Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR). L’indirizzo web è piuttosto difficile (www.idg.fi.cnr.it/banche/dogi/dogi.htm), ma lo sforzo mnemonico sarà ben ripagato, perché il sistema di indicizzazione di articoli e monografie è davvero completo.

 

A chi invece fosse alla ricerca di GIURISPRUDENZA devo ricordare che l’unica autorità giurisprudenziale che mette gratuitamente a disposizione le proprie pronunce è la Corte Costituzionale (www.cortecostituzionale.it), mentre per le decisioni della Cassazione, eccettutato uno scarno catalogo sul CED, non si può che racimolare massime e sentenze integrali sparse qua e là su riviste giuridiche nel web.

 

Molti tribunali locali hanno invece messo a disposizione sulla rete le loro decisioni.

Si tratta di un’iniziativa lodevole, ma per ora affidata allo zelo di qualche magistrato volenteroso. Prime indicazioni, comunque, sono reperibili sul sito www.tribunali.it, pagina che contiene links ad alcuni Uffici Giudiziari più attivi in questo senso.

 

Tra gli altri SITI segnalo CITTADINOLEX (www.cittadinolex.kataweb.it), portale del gruppo L’Espresso che offre contenuti con taglio giornalistico.

CLEX è dedicato alle problematiche giuridiche di immediato interesse per i cittadini. Inevitabile che il target condizioni anche il lessico e il livello di approfondimento.

Il giudizio sul sito rimane complessivamente però molto buono: si possono consultare le pagine delle rubriche per trarre utili spunti di riflessione. Una grafica accattivante, poi, non fa che aumentare la piacevolezza della navigazione.

 

Da ultimo indico DUMBLAWS (www.dumblaws.com), che – come dice il nome stesso – è un contenitore di “leggi sciocche”Sciocche, ma tuttora in vigore. E noi, che spesso ci lamentiamo dell’inettitudine del legislatore italiano, forse non abbiamo ben paragonato la tecnica normativa del nostro Stato con quella delle altre Nazioni.

Così, forse pochi sanno che nello Stato di New York “la pena per chi si lancia da un grattacielo è la morte” o che “i coniugi non possono separarsi per differenze inconciliabili, a meno che non siano d’accordo”.

 

Ho citato poc’anzi DUMBLAWS.com evidentemente non perché lo ritenga indispensabile fonte di aggiornamento professionale. Semplicemente perché credo possa testimoniare efficacemente che la ricerca giuridica on line può risultare a volte perfino divertente.

 

In ogni caso, piaccia o no, l’attività quotidiana di chi ha a che fare con il diritto può davvero guadagnare in qualità, efficacia ed efficienza, utilizzando al meglio le risorse che offre la Rete. Internet rappresenta infatti uno strumento di lavoro e di aggiornamento di grande potenzialità ed è ormai irrinunciabile saperne fare buon uso.

Ciò è un dato di fatto che l’avvocato non può ignorare se non vuole commettere un errore che pagherebbe a caro prezzo. Ovviamente, sulla propria pelle.